La Confraternita di Santa Croce situata a Villanova Mondovì viene realizzata nel 1755 a seguito della commissione ricevuta dalla confraternita dei Disciplinanti di Santa Croce e commissionata a Bernardo Antonio Vittone, che riuscì a realizzarla nonostante il fatto che il budget fosse ridotto. Nella stessa piazza c’è anche la Chiesa di Santa Caterina, attualmente non più consacrata perché la parrocchiale fu trasferita nella Confraternita. All’interno di essa è ancora possibile vedere l’antica Chiesa di Santa Caterina, poi ampliata perché troppo piccola.

 

Analisi

La Confraternita di Santa Croce presenta una facciata in cotto e presenta un timpano triangolare, dietro al quale si trova un alto tamburo ottagonale. La pianta è a croce greca e si sviluppa su un quadrato centrale. Si accede all’interno tramite un vestibolo curvilineo con gli altari laterali in nicchie leggermente concave; simmetricamente al vestibolo si apre il presbiterio semicircolare, dietro al quale è l’abside su pianta rettangolare. Vi è anche un coro molto ampio che fa immaginare che al tempo della costruzione il numero dei fedeli fosse molto alto e perciò la chiesa doveva contenere tutti quanti. La volta quadrangolare è sorretta da quattro archi con otto lunettoni; dall’inversione della volta si ottiene il raccordo con il tamburo ottagonale tramite quattro pennacchi. Vittone utilizza un impianto scenografico per fare risaltare la luce negli interni.


Bibliografia:

“Il voluttuoso genio dell’occhio. Nuovi studi su Bernardo Antonio Vittone” a cura di
Walter Canavesio, testi di Umberto Bertagna, Rita Binaghi, Walter Canavesio, Laura Facchin,
Franco Gualano, Bruno Signorelli.
Edizione: 2005